giovedì 31 gennaio 2013

Il Neorealismo nella pittura


Il neorealismo e' stata la corrente pittorica che, nel secondo dopoguerra italiano, 


sviluppo' sulla base dell'impegno ideologico, un linguaggio formale aderente alla 


tematica del realismo socialista.
Protagonisti della pittura neorealista furono gli artisti del Fronte Nuovo delle Arti.

Guttuso Renato


 

Nulla si puo' scrivere sull’attività pittorica di Renato Guttuso se prima non venga fatto riferimento alla sua terra di origine. Guttuso nasce a Bagheria, vicino a Palermo, e sempre portera' nelle sue opere quella sensibilita' esasperata tipica di una terra così ricca di contrasti come da secoli è la Sicilia. 

Scriveva Dominique Fernandez che il"vero e migliore Guttuso è rimasto un autentico siciliano, cioè un poeta della rassegnazione e della morte, della sconfitta e del massacro, nonostante i principi rivoluzionari... la sua sicilianita' di fondo lo condanna a sentire, da artista, solo il lirico disordine degli oltraggi". 
Eppure Guttuso tenta in ogni modo con la sua arte, imbevuta di valori ed ideali marxisti, di mutare il mondo nei suoi aspetti peggiori; egli raccoglie il lamento della gente cercando così di esortare alla riscossa tutti gli anelli più deboli della società. 
Già nel '33 a Roma e poi nel '36 a Milano, il pittore si ritrova a contatto con gli ambienti culturali attivamente impegnati sull’orizzonte politico. Proprio a Milano entra a far parte del circolo artistico e letterario antifascista che darà vita a “Corrente”, all’interno del quale matura il convincimento dell’arte intesa come impegno morale ed etico e soprattutto come coinvolgimento nella realtà. 
Nei suoi quadri grande spazio viene dato ai temi legati alla vita contadina, espressi in chiave marcatamente espressionista, ma il suo “espressionismo” non è un semplice modo di sentire le cose: e' la realtà stessa ad essere espressiva, i suoi colori, i suoi particolari a suggerire al pittore quel “ductus” così fortemente drammatico, abilmente sottolineato da ampie stesure intensamente colorate e da una densa materia pittorica. 
Ciò e' mirabilmente espresso nella "Fucilazione di campagna" (Roma GNAM), opera dedicata al drammatico evento dell’uccisione di Garcìa Lorca, o nell’opera “Fuga dall’Etna” del 1939. Siamo alle porte del secondo conflitto mondiale ormai e Guttuso entra a far parte della Resistenza, lasciando a testimonianza di questo periodo alcuni disegni pubblicati a Roma nel 1944. 
Subito dopo la guerra è tra i fondatori del Fronte Nuovo delle Arti con cui espone opere a Milano e a Venezia. Nei lavori appartenenti a questi anni si accentua ancor di più il processo di stilizzazione dell’immagine: ogni profilo viene segnato da una marcata linea nera, sottolineando ancor di piu' quella concitazione espressiva che gia' aveva caratterizzato i dipinti dell’anteguerra. 
Guttuso è lontano dal fronte dell’astrattismo in pittura che proprio allora si misurava con quello realista; la sua, ora, e' sempre piu' una pittura dedita all’attualità e alla cronaca della storia, che come tale necessita di forme strettamente legate alla realta' delle cose. E' una poetica dell’arte in cui si animano personaggi politici, umili braccianti del Mezzogiorno italiano come gente comune affaccendata in un mercato (“La Vucciria” 1974), a dimostrazione di un impegno che tanto ha saputo svelare, fin nelle pieghe piu' nascoste, una societa' di cui ancora siamo i protagonisti.




Fuga dall'Etna, 1939


La Vucciria di Guttuso
All'interno della sede istituzionale dell’Università di Palermo, Palazzo Chiaramonte-Steri, e' conservata un'opera simbolo di Palermo, la splendida tela con "La Vucciria" di Renato Guttuso. Dipinto nel 1974, il quadro fotografa una scena realistica tratta dalla vita quotidiana di Palermo: carni sanguinolente e verdure esposte nei banchi del celebre mercato della Vucciria sono magistralmente ritratte dal pennello forte e deciso dell'artista siciliano.
Aligi Sassu 
Aligi Sassu (Milano 1912 - Palma di Maiorca 2000) maturo' le sue prime esperienze pittoriche nell'ambito del secondo futurismo. All'inizio degli anni Trenta sviluppo' una personale espressione pittorica antinovecentista. In questo periodo diede vita ai nuclei tematici degli uomini rossi, dei caffè, dei ciclisti, poi dei cavalli verdi e dei partigiani, risolti pittoricamente con la preminenza del colore. Fu tra gli animatori del gruppo di Corrente e nel dopoguerra fu tra gli esponenti del neorealismo. Realizzo' anche opere di scultura, cicli di affreschi, mosaici (nell'abside della chiesa del Carmine a Cagliari, 1957), vetrate e scenografie.

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