Il neorealismo e' stata la
corrente pittorica che, nel secondo dopoguerra italiano,
sviluppo' sulla base dell'impegno ideologico, un linguaggio formale aderente
alla
tematica del realismo socialista.
Protagonisti della
pittura neorealista furono gli artisti del Fronte Nuovo delle Arti.
Guttuso Renato
Nulla si puo' scrivere
sull’attività pittorica di Renato Guttuso se prima non venga fatto
riferimento alla sua terra di origine. Guttuso nasce a Bagheria,
vicino a Palermo, e sempre portera' nelle sue opere quella
sensibilita' esasperata tipica di una terra così ricca di contrasti
come da secoli è la Sicilia.
Scriveva Dominique Fernandez che
il"vero e migliore Guttuso è rimasto un autentico siciliano,
cioè un poeta della rassegnazione e della morte, della sconfitta e
del massacro, nonostante i principi rivoluzionari... la sua
sicilianita' di fondo lo condanna a sentire, da artista, solo il
lirico disordine degli oltraggi".
Eppure Guttuso tenta in
ogni modo con la sua arte, imbevuta di valori ed ideali marxisti, di
mutare il mondo nei suoi aspetti peggiori; egli raccoglie il lamento
della gente cercando così di esortare alla riscossa tutti gli anelli
più deboli della società.
Già nel '33 a Roma e poi nel '36 a
Milano, il pittore si ritrova a contatto con gli ambienti culturali
attivamente impegnati sull’orizzonte politico. Proprio a Milano
entra a far parte del circolo artistico e letterario antifascista che
darà vita a “Corrente”, all’interno del quale matura il
convincimento dell’arte intesa come impegno morale ed etico e
soprattutto come coinvolgimento nella realtà.
Nei suoi quadri
grande spazio viene dato ai temi legati alla vita contadina, espressi
in chiave marcatamente espressionista, ma il suo “espressionismo”
non è un semplice modo di sentire le cose: e' la realtà stessa ad
essere espressiva, i suoi colori, i suoi particolari a suggerire al
pittore quel “ductus” così fortemente drammatico, abilmente
sottolineato da ampie stesure intensamente colorate e da una densa
materia pittorica.
Ciò e' mirabilmente espresso nella
"Fucilazione di campagna" (Roma GNAM), opera dedicata al
drammatico evento dell’uccisione di Garcìa Lorca, o nell’opera
“Fuga dall’Etna” del 1939. Siamo alle porte del secondo
conflitto mondiale ormai e Guttuso entra a far parte della
Resistenza, lasciando a testimonianza di questo periodo alcuni
disegni pubblicati a Roma nel 1944.
Subito dopo la guerra è tra
i fondatori del Fronte Nuovo delle Arti con cui espone opere a Milano
e a Venezia. Nei lavori appartenenti a questi anni si accentua ancor
di più il processo di stilizzazione dell’immagine: ogni profilo
viene segnato da una marcata linea nera, sottolineando ancor di piu'
quella concitazione espressiva che gia' aveva caratterizzato i
dipinti dell’anteguerra.
Guttuso è lontano dal fronte
dell’astrattismo in pittura che proprio allora si misurava con
quello realista; la sua, ora, e' sempre piu' una pittura dedita
all’attualità e alla cronaca della storia, che come tale necessita
di forme strettamente legate alla realta' delle cose. E' una poetica
dell’arte in cui si animano personaggi politici, umili braccianti
del Mezzogiorno italiano come gente comune affaccendata in un mercato
(“La Vucciria” 1974), a dimostrazione di un impegno che tanto ha
saputo svelare, fin nelle pieghe piu' nascoste, una societa' di cui
ancora siamo i protagonisti.
Fuga dall'Etna, 1939
La Vucciria di Guttuso
UBICAZIONE: Palazzo
Chiaramonte Steri
All'interno
della sede istituzionale dell’Università di Palermo, Palazzo
Chiaramonte-Steri, e' conservata un'opera simbolo di Palermo, la
splendida tela con "La Vucciria" di Renato Guttuso. Dipinto
nel 1974, il quadro fotografa una scena realistica tratta dalla vita
quotidiana di Palermo: carni sanguinolente e verdure esposte nei
banchi del celebre mercato della Vucciria sono magistralmente
ritratte dal pennello forte e deciso dell'artista siciliano.
Aligi Sassu (Milano 1912 -
Palma di Maiorca 2000) maturo' le sue prime esperienze pittoriche
nell'ambito del secondo futurismo. All'inizio degli anni Trenta
sviluppo' una personale espressione pittorica antinovecentista. In
questo periodo diede vita ai nuclei tematici degli uomini rossi, dei
caffè, dei ciclisti, poi dei cavalli verdi e dei partigiani, risolti
pittoricamente con la preminenza del colore. Fu tra gli animatori del
gruppo di Corrente e nel dopoguerra fu tra gli esponenti del
neorealismo. Realizzo' anche opere di scultura, cicli di affreschi,
mosaici (nell'abside della chiesa del Carmine a Cagliari, 1957),
vetrate e scenografie.
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